Giorni roventi: scatta l’allerta Modena città da bollino rosso

Allerta di Protezione civile per un'ondata di calore in Emilia-Romagna. La fase di attenzione sarà attiva in tutta la regione per 56 ore, dalle 14 di oggi fino alle 22 di sabato. Si prevedono anche...

Allerta di Protezione civile per un'ondata di calore in Emilia-Romagna. La fase di attenzione sarà attiva in tutta la regione per 56 ore, dalle 14 di oggi fino alle 22 di sabato.

Si prevedono anche condizioni stazionarie nelle successive 48 ore. Il consolidamento di una vasta area anticiclonica sul Mediterraneo occidentale - avverte l'Agenzia regionale di Protezione civile - interessa l'Emilia-Romagna determinando condizioni di stabilità atmosferica; sono inoltre previsti deboli flussi sud-occidentali in quota che contribuiranno ad un generale aumento delle temperature.

Ieri la massina a Modena città è stata registrata dall’Osservatorio geofisico dell’Università alle 14.45 con 35,8°. La media è stata di 33,9° con il 59% di umidità e fiacche folate di vento intorno ai 16 km all’ora. Una temperatura quindi ampiamente prevista dai siti meteo e che pare sia stata ben recepita dalle persone più esposte ai danni da calura eccessiva, soprattutto gli anziani. Infatti, stando agli accessi del pronto soccorso sia del Policlinico che dell’ospedale di Baggiovara per tutta la giornata id ieri le visite sono state nella media e non c’è stato alcun caso di emergenza. Anche il 118 non è intervenuto per casi gravi.

Intanto ci si preparar per la grande vampata di caldo che durerà fino a domenica con l’allerta. Sarà una vera e propria “Hot Storm”, una tempesta di caldo eccezionale, quella annunciata: domani non ci sarà scampo praticamente da nessuna parte, con 20 città da «bollino rosso», ossia con condizioni a rischio per la salute anche di soggetti sani. Lo segnala il bollettino quotidiano sulle ondate di calore del ministero della Salute. Tra queste anche Modena.

Michele Cucchi, direttore sanitario del Centro Medico Santagostino di Milano, sottolinea che le temperature elevate possono rappresentare fattori scatenanti di escalation di violenze. «Il gran caldo - ha spiegato

il dottor Cucchi - favorisce la degenerazione emotiva, capace di far scattare raptus violenti quasi sempre sfociati in omicidi efferati, come negli ultimi casi di cronaca nera di Caserta, Cagliari e Bari, dove un uomo ha aggredito il vicino con un’ascia solo perché il cane abbaiava troppo».

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