Come al solito, nella periferia cittadina, dove è l'altra stazione di rilevamento presso il Campus universitario della Facoltà di Ingegneria "Enzo Ferrari", è stato ancor più caldo, con un valore praticamente estivo, di 28.2°C. Valori alti, quasi assurdi per la stagione, anche in Appennino con 26-27 gradi a Sestola e 28-29 gradi a Pavullo.
"Il caldo in quota peraltro, conseguente ad una situazione di cosiddetto
In pratica secondo gli esperti l'estate non è mai terminata. L'anticiclone subtropicale insiste, incurante della stagione e di 3-4 veloci fronti freddi transitati da fine agosto, che mai hanno posto veramente fine al caldo anomalo, sfornando record a ripetizione a fine agosto, per tutto il mese di settembre ed anche, appunto, in questo primo scorcio di ottobre, in cui nella prima decade si sono raggiunti i 30° al Campus di Ingegneria di Modena. Peraltro, continuano ancora a mancare le vere piogge autunnali e la situazione siccità inizia a farsi preoccupante.
Previsione. Già da giovedì 13 ottobre comunque le temperature inizieranno a calare e da venerdì 14 ottobre i venti di bora porteranno un'altra e ancor più netta rinfrescata, ma non al nord le tanto attese piogge. Domenica 16 ottobre, pur col sole, i venti da nordest renderanno veramente pungente l'aria e di giorno si faticheranno a raggiungere i 18°, ovvero le temperature tipiche del periodo. Vi sarà, però, una marcata escursione termica con temperature mattutine al di sotto delle medie stagionali e decisamente frizzanti, anche di soli 4-5 gradi in pianura e prossime allo zero in alto Appennino. Per la pioggia vaghe speranze si vedono solo dalle tendenze a medio termine, verso il 20 di ottobre. "Tuttavia - precisa Luca Lombroso - è ancora presto per stabilire se si tratterà di un vero sblocco di questa situazione anomala".